mercoledì 19 marzo 2014

"gìu du begun" in mountain bike....naturalmente



Cominciamo con il proporvi una serie di itinerari con diverse caratteristiche e difficoltà.
Una piccola precisazione, la partenza sarà sempre in quota, poichè prevediamo il servizio bike shuttle, ma naturalmente chi ha buone gambe può partire al livello del mare.


Esordiamo con questo percorso facile. L'ambiente è splendido.
Ideale per chi vuole fare una prima esperienza in mountain bike.
Pian Pontasco - Pian del Lago - Gaggi - Ristorante La Rossola.
Distanza totale km. 11,5 aumento di quota m. 294 perdita di quota m. 371 tempo 2 ore e mezzo circa.
Lo definirei un percorso cross country.



L'itinerario parte da Località Pian Pontasco SS 332, 12 km da Levanto quota circa m. 600
I primi km le percorriamo su asfalto, la strada è a bassissima intensità di traffico e possiamo goderci splendidi panorami







Se la giornata è limpida riusciamo a vedere una buona porzione della Riviera ligure di Levante.
Proprio sulla strada c'è una sorgente, sosta obbligata per ogni ciclista, nè approffittiamo per riempiere le borracce.


Dopo circa tre km abbandoniamo la strada statale e ci addentriamo nel bosco.
Subito uno sterrato che dopo pochi metri inizia a salire, questa è una delle salite più dure del percorso, ma niente paura, è piuttosto breve.
Dopo la prima rampa giriamo a destra e ci inoltriamo nella pineta.
Appena il sentiero spiana e ci fà respirare cominciamo ad apprezzare l'ambiente circostante ed un senso di pace improvvisamente ci pervade.




I cinghialisti chiamano questo sentiero "giu du begun" faremo qualche indagine e nel prossimo post proveremo a spiegarvi l'origine del nome.
Il sentiero gira tutto intorno al monte in un silenzio rotto solo dalle nostre voci, torniamo a vedere il mare e Punta Portofino




L'ultima parte del percorso è davvero divertente, si scende in un single trek facile  molto scorrevole e ben preparato dal gruppo di biker locali.
Ritorniamo sulla strada asfaltata che attraversiamo per inoltrarci verso "Gaggi" la prima parte è uno sterrato che poi si stringe sino a diventare sentiero nel mezzo di un bosco di castagni.
Finisce il bosco, riprende lo sterrato ed ecco Bonassola.


Bonassola

Ritorniamo sulla strada asfaltata, la risaliamo per un km circa e riprendiamo il sentiero che abbiamo fatto prima ma in senso contrario.
Questa volta è un pò più duro, sale leggermente.
Dopo qualche centinaia di metri incrociamo il 28-19.
Lo prendiamo a destra, la prima parte è pianeggiante e poi si inizia a scendere.
Bella, scorrevole, ben preparata, importante evitare i salti, le passerelle e tutte le diavolerie messe dagli appassionati locali di down hill, pre rendere il percorso piu adrenalinico, passatemi il termine.


Noi accuratamente evitiamo tutto ciò e scendiamo con tutta calma.
Un paio di chilometri e arriviamo a La Rossola bar, ristorante e albergo proprio sul sentiero.
Qui possiamo rilassarci, prendere un caffè o mangiare qualcosa.
A questo punto il nostro intinerario è finito.
Chi vuole continuare a cimentarsi con la discesa può riprendere il 28-19 che lo riporta a Levanto, facendo però molta attenzione, il percorso diventa molto più tecnico ed impegnativo.
Per tutti gli altri che  sono esausti ed appagati, è possibile tornare a Levanto, Bonassola o Framura in bici prendendo la strada statale.
Per maggiori informazioni: info@misterfunlevanto.com